Mai come di questi tempi la scelta del materasso si è fatta difficile per il consumatore. E questo per tutta una serie di motivi di natura sia storica, sia sociale.
Come si sa il cambio del materasso non avviene di frequente, normalmente ogni 7/10 anni, il che significa che ci sono lunghi intervalli tra un acquisto e l’altro. Inoltre i cambiamenti tecnologici fanno sì che l’evoluzione del materasso corra piuttosto spedita: quello che dieci anni fa consideravamo un materasso all’avanguardia oggi appare agli occhi dell’intenditore (e non solo) sicuramente obsoleto. A questo si aggiungono le influenze della moda, che spingono ad interessarsi di un modello più che di un altro magari perché quel tipo particolare di anima o di finitura ha incontrato il gusto dei più. Inoltre tra web, social e tv le offerte speciali o le promozioni sono davvero innumerevoli. Con il risultato che diventa sempre più difficile effettuare una scelta davvero ragionata.
Il criterio guida più valido si conferma allora, una volta di più, quello della qualità. Qualità però che non deve essere fine a se stessa, frutto di una semplice autopromozione, ma derivante da una valutazione oggettiva, da una serie di prove incontrovertibili che dimostrino nella maniera più scientifica possibile che i requisiti vantati sono suffragati dai risultati ottenuti in test specifici.
E’ esattamente il caso del Consorzio Produttori Materassi di Qualità, che attesta la presenza delle caratteristiche di base e il raggiungimento delle prestazioni necessarie perché un materasso possa dirsi di qualità.
I livelli di qualità però possono anche essere differenti. A fronte cioè di uno stesso criterio complessivo di valutazione che certifica l’ottenimento dei requisiti di qualità di base, esiste una scala di valori che consente a prodotti con caratteristiche costruttive diverse di posizionarsi su gradini via via più elevati, in considerazione delle particolarità dei materiali impiegati, delle lavorazioni eseguite, delle complessità ed esclusività di finitura, del rispetto delle norme cogenti.
A queste differenze corrispondono naturalmente costi di produzione e quindi prezzi di vendita diversi. Questo fa sì per esempio che un materasso singolo certificato dal Consorzio possa avere un prezzo d’acquisto medio esattamente come all’estremo opposto un altro con la medesima certificazione possa posizionarsi su una fascia di prezzo alta. Entrambi sono materassi di qualità, ma le caratteristiche complessive di ciascuno li posiziona su due livelli differenti.
Per venire incontro alle necessità dell’acquirente e per potergli assicurare strumenti sempre più idonei per una scelta giusta e meditata, il Consorzio ha messo a punto la Qualità Stellata, un sistema di valutazione che si affianca a quelli già in essere contenuti nel Regolamento del Marchio Collettivo e l’abbiamo arricchito di nuovi contenuti: in particolare, ai tradizionali test di laboratorio che misurano la resistenza del materasso agli sforzi, abbiamo aggiunto anche le valutazioni della qualità, secondo questi criteri principali:
Una modalità di valutazione che consente anche ai rivenditori di consigliare e guidare con ancora maggiore cognizione di causa i propri clienti nella scelta del giusto materasso.
->Leggi "Il Marchio di Qualità- Le garanzie offerte al Consumatore"
->Leggi "Con la Qualità Stellata i pregi del materasso giusto per te sono a portata di mano"
->Leggi "Le norme"