Durante la notte la persona che riposa è sottoposta a continue variazioni di temperatura, dovute sia all’ambiente in cui si trova, e cioè la camera da letto, sia alla reazione del corpo alle diverse sollecitazioni cui è sottoposto.
La camera da letto spesso subisce nel corso della notte uno sbalzo di temperatura notevole, dovuto sia al naturale succedersi di caldo-fresco corrispondente al diverso apporto di luce e calore delle ore serali, notturne e mattutine, sia nella stagione invernale al progressivo esaurirsi e riattivarsi del riscaldamento domestico: si usa normalmente coricarsi con ancora un buon tepore nella stanza, che si attenuerà fortemente nel cuore della notte per poi riprendere al primo mattino.
Queste variazioni apparentemente passano inosservate, in realtà il fisico le registra comportandosi di conseguenza. E’ ormai noto che il fisico si dimostra particolarmente sensibile alle differenti influenze climatiche, come temperatura e umidità, soprattutto nella fase di sonno REM (Rapid Eye Movement): per questo per rivestire i materassi è preferibile utilizzare uno speciale tessuto in grado di mantenere la temperatura corporea costante, cioè né troppo calda né troppo fredda, impedire l’accumulo di umidità e aumentare così il comfort complessivo del riposo notturno.
Si tratta di una nuova generazione di tessuti, frutto delle più recenti tecnologie applicate ai tessuti più innovativi messi a punto dalla NASA per l’abbigliamento degli astronauti. Questo tessuto che chiameremo per comodità “intelligente” è infatti termoregolante, riesce cioè a compensare i cambiamenti di temperatura del nostro corpo grazie alla tecnologia PCM (Phase Change Materials: materiali a cambiamento di fase).
Il tessuto è composto da una speciale fibra con paraffina in grado di regolare la temperatura corporea cambiando fase, dallo stato liquido allo stato solido, e viceversa. La paraffina, che non viene fissata alla fibra con micro-capsule che potrebbero rompersi ma che viene integrata intimamente e direttamente nel corpo della fibra, ha un punto di fusione corrispondente alla temperatura corporea esterna della pelle (33 gradi C). Durante il sonno, quando la paraffina registra che la temperatura del corpo aumenta oltre i 33 gradi, passa allo stato liquido e rilascia fresco; se invece rileva una diminuzione della temperatura sotto il livello fissato di 33 gradi, passa allo stato solido e rilascia calore.
Questo processo permette di mantenere costante la temperatura del corpo per tutta la notte, a prescindere dalle variazioni di temperatura dell’ambiente circostante: l’assenza di sbalzi termici consente così quel relax così determinante per un riposo davvero ristoratore.
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