Prevenire è meglio che curare - Chiunque può sviluppare una piaga da decubito.
Le ulcere o piaghe da pressione o decubito sono lesioni localizzate alla cute e/o al tessuto sottostante (sottocute, muscolo, osso) come risultato della pressione tra una sporgenza ossea e la superficie d'appoggio del corpo (materasso, sedia) in combinazione con l'attrito (sfregamento del corpo contro gli indumenti, le lenzuola), con le forze di taglio (posizione su un piano inclinato), con l'umidità (sudore, incontinenza urinaria e fecale), l'aumento della temperatura (febbre).
I maggiori fattori di rischio sono: l'età avanzata, le malattie cardio-vascolari e polmonari, anemia, diabete, malnutrizione, tumori, alterazione immunitarie e infezioni, paralisi, ictus, sedazione, stato comatoso: la piaga è espressione cutanea dello stato generale della persona.
In condizioni normali, una persona giovane e sana distesa a letto esercita sui punti d’appoggio una pressione che varia dai 120 ai 180 mmHg. La pressione delle piccole arterie della cute è di circa 32 mmHg per cui ogni pressione superiore è causa ischemia.
Il minor apporto di sangue determinato dalle compressioni locali durante il sonno, determina la stimolazione di terminazioni nervose che, provocando dolore, induce autonomamente la modifica delle posture assunte; ciò avviene, in condizioni di normalità, ogni 11 minuti, giungendo sino a 50 movimenti per notte.
Quando si scende al di sotto dei 20 movimenti per notte, la probabilità di piagarsi è di circa il 90%. Possono bastare poche ore per sviluppare una lesione da decubito.
Le linee guida affermano che le persone costrette a letto dovrebbero essere cambiate di postura almeno ogni 2 ore.
Le lesioni da pressione si possono sviluppare potenzialmente in tutti i punti di contatto del corpo con il piano di appoggio.
Negli adulti i siti più comuni sono la regione sacrale, i talloni, la regione ischiatica, trocanterica, malleolare nonché gomito, orecchio, regione genitale o mammaria (nella posizione prona).
Prevenire le lesioni da decubito.
Gli interventi da mettere in atto per la prevenzione e la cura delle piaghe da decubito, implicano la valutazione del grado di rischio: cura e protezione della cute, correzione dello stato nutrizionale, mobilizzazione, programma personalizzato di cambio posturale e l’uso di presidi antidecubito.
Le linee guida raccomandano l’utilizzo di prodotti alti almeno 10 cm (meglio se 16 o 20) in modo da aumentare la superficie di appoggio e ridurre il carico tessutale per ogni cm². Esistono numerosi tipi di materassi: ad aria a pressione statica o alternata, ad aria con sensori, a cessione d’aria, ad aria fluidizzata, a schiuma, a gel, a fibra cava, etc.
Le caratteristiche di cui tener conto nella scelta di un presidio sono il basso coefficiente di attrito e di frizione, elasticità bidirezionale, impermeabile ai liquidi e repellente agli odori e macchie, lavabile/disinfettabile.
La superficie antidecubito deve garantire il mantenimento della postura, facilità di spostamento, stabilità nella posizione, mantenimento autonomia residua di movimento, comfort termico, silenziosità e assenza di vibrazione delle pompe.
Non esiste un presidio perfetto o migliore in assoluto e per sempre. Nessun materasso è sufficiente o sopperisce a livelli di assistenza scadenti.
La piaga da decubito impatta negativamente sulla qualità di vita delle persone interessate e dei loro familiari e comportano anche un notevole dispendio economico.
La prevenzione è il gold standard per ridurre i costi e migliorare la qualità di vita del paziente: gli ausili, spesso non prescritti perché visti come una spesa aggiuntiva, sta diventando la prima scelta.
Dottoressa Tommasina Pericolo
Medico Chirurgo
Ospedale di Treviglio (Bergamo)
-> Leggi "Materassi antidecubito: nuovo regolamento (UE) 2017/745
Bibliografia
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Trabona R, Agnoletto AP, Bertola D, Fregonese F, Papa G, Prezza M, Vallan M, Linea Guida Regione Friuli Venezia Giulia. Lesioni da pressione: prevenzione e trattamento, 2013
Corso di perfezionamento "Tecnologie per l'autonomia". Fondazione Don Carlo Gnocchi ©Università Cattolica del Sacro Cuore - Elaborato di Paola Emanuela (Anno accademico 2009-2010)
Ricci E, Cassino R.: Piaghe da decubito. Torino. Minerva Medica, 2007
Linee Guida Integrali dell’AHRQ per la prevenzione e il trattamento delle lesioni da decubito. IV° Edizione della versione Italiana Integrata con fisiopatologia e profilassi. A cura di Calosso A. e Zanetti E., Edito da AISLEC, Pavia 2006
Calosso A.: Le lesioni cutanee. Roma. Carocci Editore 2004