L’idea di fondo è che l’esposizione agli allergeni e ad altri stimoli irritativi stia alla base dell’elevata prevalenza di asma infantile che si riscontra nei centri storici città.
Il proposito è quello di accertare la positività del rapporto costo-efficacia di un intervento di miglioramento dell’ambiente domestico attraverso una serie di misure comportanti l’uso di fodere anti-acaro, materassi anallergici, insetticidi, derattizzazione, bonifica delle chiazze di umidità, uso di aspiratori, di filtri, di prodotti antifungini senza trascurare le norme anti-fumo in casa.
L’intervento è stato gestito da esperti o “consiglieri ambientali” che hanno effettuato una media di 5 visite domiciliari nel corso del primo anno di sperimentazione, su un campione di 937 bambini in età di 5-11 anni, portatori di asma di gravità da media a grave.
Lo studio, durato 2 anni, era distribuito su 7 centri statunitensi. Il costo dell’intervento ambientale è stato mediamente di 1500 dollari per famiglia; un costo, dunque, non indifferente che però ha dato luogo ad un beneficio significativo in termini di ridotti giorni di asma, di visite d’urgenza e di uso di farmaci broncodilatatori.
E’ stato calcolato che, sulla base del costo totale sopra indicato, ogni giorno “senza sintomi” corrisponde a 27 dollari. Tra l’altro va notato che la spesa più rilevante è stata il salario dei “consiglieri ambientali” ed in misura assai inferiore quella per gli interventi “pratici” sull’ambiente.
Lo studio conclude che un intervento mirato sull’ambiente domestico vale la pena sia per i suoi risultati immediati che per quelli, assai probabili, di lungo termine.
L’impressione personale è che, nel contesto italiano medio, i costi dovrebbero essere minori rispetto a quelli indicati in questo studio e quindi ancora migliore potrebbe rivelarsi il rapporto costo-beneficio dell’intervento.
Dott. Giulio Brivio
Medico Chirurgo
Specialista in allergologia, immunologia e fisiopatologia respiratoria.