C’è un’età in cui la camera da letto non è soltanto quella dove si va a dormire la sera, ma diventa il posto in cui ci si rifugia e si vive per buona parte della giornata, soprattutto nei mesi invernali.
Durante l’infanzia e l’adolescenza la propria camera, la “cameretta” nel linguaggio domestico abituale, è lo spazio personale in cui si cresce, si organizzano i pensieri, si studia, si riflette, si impara a considerare se stessi e a mettersi in relazione col mondo esterno. Ci si esercita anche a pensare alla propria abitazione da adulti.
Dunque alla cameretta è giusto che i genitori pensino con la maggiore attenzione possibile, e magari anche con la fantasia. Soprattutto perché la camera muta in continuazione con l’avanzare dell’età.
Innanzitutto le dimensioni: quelle minime previste per una singola sono di 9 m², ma normalmente si arriva a circa 12 m².
Terminato il periodo della prima infanzia, l’arredo di base previsto dalla normativa standard è costituito da un letto largo minimo 85/90 cm e lungo 190 e da un armadio cosiddetto “quattro stagioni”. Il letto ideale sarebbe poterlo adattare di giorno anche a comodo divano, da condividere eventualmente con i coetanei.
Scegliamo arredi semplici e privi di spigoli vivi, modulari per poter essere completati col crescere delle necessità. E un tappeto morbido per terra, perché ai bambini piace stare a piedi nudi, ma anche ai più grandicelli giocare per terra sembra la cosa più naturale del mondo.
Le sedute dovranno essere regolabili in funzione della crescita e le scrivanie ben illuminate, così come gli spazi di disegno e gioco.
La luce naturale di una finestra, se ben sfruttata, è la fonte d’illuminazione migliore. Infine i colori: sempre allegri, ma di tonalità pastello, perché sono rasserenanti e conciliano un riposo tranquillo.
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Si comincia naturalmente dal materasso, che sicuramente non sarà più adeguato a sostenere un corpo completamente trasformato, molto allungato e ovviamente di maggior peso. Per una scelta corretta il Consorzio è prodigo di consigli, tutti facilmente a portata di… mouse.
Ma anche gli spazi vitali vanno completamente ripensati e riorganizzati. Devono essere privilegiate naturalmente le necessità legate allo studio, alla lettura e all’utilizzo del computer.
Quindi subito una scrivania adeguata, alta circa 70 cm per una profondità di almeno 60 cm e una lunghezza rispettosa degli spazi disponibili. L’ideale è dotarsi di una sedia da ufficio, di quelle con altezza e spalliera regolabili.
Una bella scaffalatura sopra o a fianco della scrivania aiuterà a disporre i libri, che devono sempre essere facilmente raggiungibili. Una bacheca è utilissima per fissare appunti e foto di immediato utilizzo, ma è importante anche lasciare spazio libero alle pareti per foto più importanti e poster cui nessun ragazzo rinuncerebbe mai. Una poltroncina sistemata in un angolo strategico e ben illuminato sarà utilissima per leggere in pieno comfort e per appoggiare i vestiti al momento di coricarsi.
Due parole infine sulla sicurezza, un tema in realtà complesso che meriterebbe un approfondimento a parte. E’ sempre meglio scegliere mobili realizzati con materiali naturali, come il legno, finiti con laccature atossiche. Precauzioni doverose nei confronti dei più piccoli, ma altamente consigliabili anche per i più grandi. E, perché no, anche per gli adulti.
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Federica Colombini
Consulente Tecnico ANAEPA
Confartigianato Edilizia