Il CATAS spa effettua dal 1996 le prove sui materassi messe a punto dal Comitato Europeo di Normazione (CEN).
Si tratta di due tipi di prove: quella per stabilire le dimensioni nominali per materassi, basi letto e letti (Norma EN 1334) e quella relativa alle prestazioni, cioè alla durabilità e resistenza alla fatica del materasso (Norma EN 1957). Quest’ultima è una prova che viene eseguita con un’attrezzatura in grado di simulare l’applicazione ripetuta di carichi e movimenti tipici di un uso prolungato del materasso: si prendono in considerazione le variazioni delle proprietà del materasso in seguito all’uso reale, simulato da un rullo costituito da due tronchi di cono in legno, uniti per la base maggiore e aventi una massa complessiva di centoquaranta chilogrammi.
Prima dell’inizio e al termine della prova si valutano la curva carico deformazione il valore della durezza del materasso (intesa come resistenza allo schiacciamento provocato da un tampone di forma e dimensioni adatte) e la sua altezza. Inoltre viene calcolato un ulteriore coefficiente per misurare il grado di rigidità del materasso (Hs): su una scala graduata da 01 a 10 si misura la rigidità del materasso prima e dopo la prova. I valori bassi esprimono un grado elevato di rigidità del materasso e i valori compresi tra il 5 e il 10 fanno riferimento ad un elevato grado di sofficità. (Norma UNI 10707)
La prova di durabilità del bordo del materasso (fatica verticale) viene eseguita con l'applicazione di una forza di 100 chilogrammi, posizionati al centro della lunghezza del materasso e a 20 cm dal bordo della superficie superiore del materasso, per la durata di cinquemila cicli. La prova simula i movimenti ripetuti del dormiente seduto sul bordo del materasso in procinto di coricarsi o alzarsi dal letto.
Naturalmente i componenti del materasso devono ancora essere integri al termine della prova.
Rispetto a quanto previsto dalla norma europea, il Consorzio Produttori Italiani Materassi di Qualità ha definito nel suo Regolamento, a maggiore garanzia del consumatore, di far procedere la prova di durabilità fino a quarantacinquemila cicli: il cinquanta per cento in più di quanto previsto dal CEN.
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