Il letto è carico di ambivalenza simbolica più di ogni altro oggetto della casa. Il letto è la vita, la nascita, l’amore, l’erotismo, il risveglio, il recupero delle forze durante il sonno e insieme al contempo l’esatto contrario, gli incubi, l’insonnia, la solitudine, la malattia e la morte. Il letto è quell’oggetto della casa che può essere molto amato o molto odiato. In particolare per la coppia. Vediamo il perchè grazie al contributo dello specialista.
“Far bene l’amore fa bene all’amore” così recitava un vecchio slogan pubblicitario, ma si è scoperto nel frattempo che far bene l’amore fa bene a tutti gli amori.
L’interessante teoria è stata elaborata da John Bowlby, uno studioso che nel lontano 1962 ha iniziato a esplorare con particolare attenzione il legame che si crea tra il neonato e la sua figura di attaccamento. Dopo anni di osservazioni, sempre lui, ha iniziato ad elaborare la complessa teoria dell'attaccamento, un’idea così affascinante che ha sedotto e coinvolto molti altri ricercatori.
Ma ritorniamo con discrezione nel talamo nuziale, lì troviamo i partner completamente immersi in un amore appassionato, una forte infatuazione che li lega fra loro per sperimentare un intenso bisogno di condivisione e vicinanza; ma i due romanticoni sono del tutto inconsapevoli dei meccanismi psico-biologici che spingono e sostengono la loro unione.
È un compito arduo iniziare una nuova relazione e i due individui devono integrare le loro risorse e le loro fragilità, le esperienze passate e i sogni futuri, i timori e le aspettative per dar vita ad un progetto condiviso e desiderato da entrambi.
Un ingrediente indispensabile per la buona riuscita di questo progetto di coppia è l’intesa sessuale, essa svolge l’importante ruolo di consolidare e prolungare il legame amoroso, consente di dare e ricevere conforto e affetto oltre ad essere un canale comunicativo esclusivo e unico tra gli amanti.
Ma della sessualità bisogna avere molta cura in quanto estremamente delicata e fragile e può essere disturbata dalle inquietudini personali, dal contesto di vita, dal clima relazionale e in modo particolare dai conflitti, che a volte portano a sfuggire l’intimità di coppia causando così la perdita della condivisione, della vicinanza e del piacere fisico.
Quando la coppia diventa più stabile può nascere il desiderio di generare un figlio, che diviene testimonianza del loro amore e del desiderio di continuità.
Quando il bambino nasce è completamente dipendente dalla figura adulta, ha bisogno di attenzioni costanti; la madre si prende cura di lui usando modalità e caratteristiche che le sono proprie; si crea fin da subito un legame di attaccamento figlio-madre improntato dallo stile di accudimento.
L’affettività viene favorita da un ambiente piacevole e sicuro e il letto costituisce il luogo più importante per la coppia, un angolo privato e accogliente dove potersi rifugiare, giocare, scambiarsi effusioni e chiacchierare.
Nei periodi di sesso passionale si possono sperimentare tutti i mobili della casa, ma il letto rimane il luogo preferito e comodo dove incontrarsi; progettato per consentire il riposo e il sonno, è un ottimo alleato per la coppia perché favorisce vicinanza e piacere. Al risveglio il letto può divenire la cuccia dove oziare o accogliere i figli in un assonnato abbraccio.
Si consolida sempre più l’ipotesi che le coppie si scelgano in funzione della loro capacità di proteggere sé stesse e la prole, infatti il buon funzionamento della coppia aumenta la sopravvivenza, il benessere e le possibilità riproduttive della discendenza.
La teoria dell’evoluzione afferma quindi che la sessualità umana si è evoluta non solo per ottimizzare la fecondazione, ma per creare legami stabili e duraturi più adatti a nutrire, allevare e proteggere i cuccioli d’uomo.
Quindi far bene l’amore fa bene all’amore e preserva il benessere e la conservazione della specie.
Dr.ssa Antonella Tusa
Psicologa – Psicoterapeuta - Sessuologa
Specialista in Terapia Famigliare
Vimercate (MB)
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