Nella fase del sonno profondo, con il totale rilassamento muscolare, se il materasso non si adatta adeguatamente al corpo, sostenendone in modo armonioso la parte scheletrica, rischiamo indolenzimenti muscolari e compressioni dannose.
Ma come fare la scelta giusta? La risposta è semplice: il materasso va acquistato come un vestito, provandolo sempre prima.
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Da sempre il Consorzio Produttori Italiani Materassi di Qualità invita a fare la cosiddetta prova del materasso per poter effettuare una scelta consapevole e corretta. Anche se limitata a pochi minuti, la prova diretta consente infatti di registrare immediatamente attraverso il fisico e la mente le sensazioni più rimarchevoli, quelle che determineranno comunque il livello di comfort, prima che la forza dell'abitudine arrivi a modificarle.
->Leggi " Il Marchio di Qualità: le garanzie offerte al consumatore"
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Quanto conta il materasso? La più approfondita ricerca in proposito è probabilmente quella effettuata dal Centro Universitario Ospedaliero di Montpellier che ha condotto su gruppi omogenei di volontari tra i 40 e i 65 anni “cattivi dormitori”, ma immuni da affezioni organiche o psichiche e non utilizzatori di sonniferi. I volontari sono stati fatti dormire alternativamente ed in maniera casuale su due tipi di materasso: uno nuovo e uno invecchiato artificialmente per simulare un utilizzo decennale. I risultati sono stati sorprendenti: con un materasso nuovo si dorme 53 minuti in più per notte e ci si addormenta almeno 20 minuti prima, con risvegli notturni più brevi. In altre parole, il materasso nuovo, offrendo una migliore qualità generale, consente in media un’ora di sonno supplementare perché consente di addormentarsi più rapidamente e riduce drasticamente la durata totale dello stato di veglia.