Il sonno subisce numerose variazioni con il passare degli anni: si modifica in qualità e in quantità, si adatta allo stile di vita del soggetto, al suo stato di salute, al suo fabbisogno e alla sua psiche.
Generalmente il fabbisogno di sonno nelle persone anziane diminuisce perché calano i dispendi energetici e perché aumenta il tempo a disposizione per potersi concedere un sonnellino ristoratore diurno che si somma alla quota di sonno necessaria.
Spesso però l’iposonnia (diminuzione del sonno) è dovuta all’incidenza di malesseri fisici, di dolori posturali, di artrosi fisiologiche, di difficoltà digestive, respiratorie, cardiache, o essere indotta da turbe metaboliche e farmacologiche che possono provocare insonnia.
Una delle patologie più rilevanti che influenza il riposo notturno nelle persone anziane è l’artrosi cioè la degenerazione delle strutture cartilaginee che rivestono le articolazioni, ginocchia (in particolare nelle donne), articolazione coxofemorale (dell'anca), rachide cervicale e lombare (in particolare negli uomini). Il sintomo principale è il dolore. Questo insorge dapprima solo durante il movimento articolare, specialmente dopo una immobilità di parecchie ore, al risveglio mattutino o per movimenti nel sonno, con carattere lancinante; in fasi più tardive compare anche a riposo.
È importante quindi la scelta oculata dei materassi su cui si dorme e l’attenzione verso piccoli accorgimenti da adottare prima, durante e dopo il risveglio mattutino.
Quando si tratta di dormire bene, non vi è dubbio che la scelta del materasso giusto ricopra un ruolo di primaria importanza. Tuttavia, i modelli a disposizione sono talmente tanti che destreggiarsi può diventare difficile.
Il materasso deve favorire il rilassamento, ma anche offrire al contempo un corretto sostegno alla naturale curva ad "S" della schiena. In linea generale, chi ha problemi alla schiena dovrebbe optare per un materasso medio-rigido, in grado di offrire un certo tipo di sostegno e che possa favorire la posizione dritta della schiena.
Se un individuo soffre di stenosi spinale (restringimento anormale del canale spinale che può verificarsi in una delle regioni della colonna vertebrale), per esempio, può trarre maggior giovamento dal dormire con la schiena leggermente piegata in avanti. I soggetti che soffrono di stenosi spinale, infatti, durante il giorno traggono maggior sollievo dallo svolgere attività che consentono loro di piegarsi in avanti. Le persone che soffrono di sciatica dovuta ad un'ernia del disco, invece, tendono a sentirsi meglio stendendosi su una superficie piana.
Attenzione però, la posizione ideale a letto non esiste: in tutte le posizioni si può trovare l’equilibrio meno doloroso intervenendo tramite uno o più cuscini posizionati sotto le gambe, sotto la pancia, sotto la schiena o sotto la testa.
Ecco qualche piccolo accorgimento da adottare per riposare meglio e salvaguardare la nostra schiena quando ci sdraiamo o alziamo dal letto, da sfruttare in particolare quando si ha una certa età e si inizia a sentire qualche dolore in più.
Dott. Davide Derossi
Medico Chirurgo
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
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