Il materasso e' l'ideale punto di ristoro non solo per gli umani assonnati e stanchi: lo e' anche per gli acari della polvere, che quasi non trovano posto migliore in casa per rifugiarsi e starsene comodi e al sicuro. E' per questo stretto contatto con gli allergeni per molte ore che chi soffre di allergia alla polvere domestica si sveglia al mattino in preda agli sternuti, con gli occhi lacrimanti e con una tosse fastidiosa.
Per ovviare a questi inconvenienti occorre seguire alcuni semplici suggerimenti nella scelta del materasso e degli accessori che lo completano.
Occorre però iniziare con una premessa indispensabile per capire la natura del problema: gli acari prediligono l’umidità. Il corpo umano durante il riposo notturno emette circa un terzo di litro in sudore e tossine che si deposita inevitabilmente sulla biancheria indossata, sulle lenzuola e sul materasso: va dunque smaltito, prima di tutto per eliminare la fastidiosa sensazione di bagnato sulla pelle e poi per evitare appunto l’accumulo di umidità e quindi la proliferazione e l’alta concentrazione di acari. Una quotidiana areazione della camera da letto è fondamentale.
Ma quali sono gli elementi del materasso che facilitano questo smaltimento e quali sono le caratteristiche di cui tener conto?
Consideriamo dapprima l’anima del materasso, la cosiddetta struttura di sostegno, e i diversi materiali con cui può essere realizzata: è suo il compito più gravoso, quello di facilitare la dispersione del calore e dell’umidità accumulata durante il sonno.
La schiuma di poliuretano di ultima generazione, a cellula aperta e realizzata con polimeri di origine vegetale, è un materiale difficilmente attaccabile da muffe e batteri ed è in grado di intercettare l’umidità. Grazie poi alla presenza di fori passanti e canali di aerazione, la sua struttura a celle comunicanti la elimina istantaneamente perché consente una costante ventilazione all’interno del materasso. Ugualmente la schiuma di lattice sintetico o naturale ben si presta perché è traspirante, antibatterica, elastica e resiliente. Anche in questo caso la presenza di fori passanti garantisce la circolazione dell’aria e quindi combatte con efficacia il ristagno di umidità. Una funzione analoga la assicura anche il materasso a molle insacchettate singolarmente in un sacchetto di tessuto-non tessuto, che proprio per la sua caratteristica strutturale smaltisce molto efficacemente il calore emesso dal corpo perché agevola la ventilazione interna e quindi impedisce la formazione di un ambiente umido.
E’ sempre meglio orientarsi su modelli con cover sfoderabili che consentano di arieggiare frequentemente il materasso e lavare il rivestimento. Ancora meglio scegliere quelle realizzate con imbottiture e tessuti che contrastino la colonizzazione di acari: le tecnofibre arricchite con ioni d’argento o con speciali fibre di cellulosa vegetale sono l’ideale per tenere sotto controllo il microclima del letto e favorire la traspirazione corporea.
Accessori di completamento come le sovrafodere in tessuto ad effetto barriera impediscono poi agli acari di raggiungere il materasso e là annidarsi. Sono facili da lavare in lavatrice e rappresentano un valido contributo alla soluzione del problema.
Insieme alle normali e ormai citatissime norme igieniche, oltremodo importanti da rispettare in un ambiente come la camera da letto, il materasso è dunque un’arma decisiva per combattere le allergie da polvere. Va scelto con attenzione e mantenuto con cura. Ma non può essere eterno: dopo sette o al massimo dieci anni va comunque sostituito, perché anche il tempo che passa è una minaccia per la salute.
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