La Milano Design Week 2023, all’insegna del ritorno al normale calendario sia del Salone del Mobile sia degli eventi che hanno animato la città per un’intera settimana, si è chiusa con un successo di pubblico internazionale e ottime prospettive per le aziende italiane del settore.
Il Fuorisalone con 1.200 eventi in 20 quartieri dal centro alle periferie ha ritrovato slancio, animando l’intera città di Milano e registrando un successo perfino superiore al periodo pre-pandemia. Un pubblico eterogeneo fatto sia di operatori sia di amanti del design e dell’arte che ha animato una settimana densa di appuntamenti. In Triennale ad esempio si sono registrati oltre 77mila visitatori solo nella settimana della Design Week. Gli eventi di Interni “Design Re-Evolution” hanno registrato oltre 20mila visitatori negli spazi dell’Università Statale e oltre 200mila all’Orto Botanico di Brera. Oltre 100mila le presenze invece all’Audi House of Progress presso il Portrait Milano. Un’occasione anche per ammirare dall’interno edifici storici milanesi spesso difficilmente accessibili liberamente al pubblico, che per l’occasione hanno ospitato eventi e installazioni: Palazzo Borromeo d’Adda, Palazzo Orsini, Casa Manzoni, Palazzo Serbelloni, Palazzo Bovara, Circolo Filologico, Palazzo Turati, Palazzo Isimbardi e tanti altri.
Dato importante della Design Week è stato il ritorno dei visitatori stranieri. Al Salone del Mobile presso la Fiera di Rho si è nuovamente registrata la presenza di un elevato numero di operatori cinesi dopo una sostanziale assenza di tre anni dovuta alla pandemia. Dopo l’Italia, la Cina infatti è stato il secondo Paese per numero di presenze al Salone seguito da Germania, Francia, Stati Uniti, Spagna, Brasile e India. Un totale di circa 307 mila visitatori, in massima parte operatori specializzati, che spinge la fiera verso i livelli pre-pandemia. Obiettivo quindi centrato per la presidente del Salone, Maria Porro, che in apertura dell’evento ha sottolineato il lavoro mirato di promozione sui principali mercati sviluppato dal Salone in preparazione all’evento, col fine di portare in fiera sempre più qualità, con buyer selezionati e profilati.
Settore arredo: risultati 2022 e previsioni 2023
Un momento positivo per l’industria italiana dell’arredo, confermato anche dai consuntivi elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo e diffusi in occasione della Design Week. Nonostante un 2022 di incertezze e instabilità geopolitiche, il fatturato delle imprese italiane si è attestato sui 29 miliardi di euro, facendo registrare un +11% rispetto al 2021. A determinare l'andamento complessivo hanno contribuito sia le vendite sul mercato interno (13,6 miliardi di euro, +9,2% rispetto al 2021) sia soprattutto l'export (+12,6%) che vale 15,3 miliardi di euro e rappresenta il 53% del fatturato totale.
La Francia si conferma il primo Paese di destinazione dell’export arredo italiano, coprendo il 16% del totale con 2,4 miliardi di fatturato e un +8% rispetto al 2021. Seguono gli Stati Uniti (1,9 miliardi, +25,5%), la Germania (1,4 miliardi, +5,3%), il Regno Unito (799 milioni, +8,9%) e la Svizzera (728 milioni; +14,7%). La Cina resta stabile (+2,1%), mentre la Russia (-24,2%) per ovvi motivi esce dalla top-10 dei Paesi destinatari dell’export italiano arredo, dove invece entrano gli Emirati Arabi Uniti (313 milioni, +31,6%).
Bisogna comunque evidenziare che tecnicamente la produzione è aumentata solo dello 0,8%, mentre i costi delle materie prime e dell’energia hanno avuto un peso determinante: il mobile ha infatti registrato un aumento dei prezzi che ha raggiunto il +10,3% nel corso del 2022. Questo insieme ai picchi anomali di export, che si stanno già ridimensionando, registrati nel 2022 in alcuni mercati quali gli Stati Uniti, per il 2023 si prevede una crescita del fatturato più contenuta che si dovrebbe attestare attorno al 5%.
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Courtesy: DomusWeb.it/F.Secchi, Fuorisalone.it/M.Cappelletti, InterniMagazine.it, Loewe, MyAud.it, Salone del Mobile.Milano/AM.